In TV, ma non certo solo, esperti e giornalisti ci dicono che la violenza sulle donne avviene quando lui alza le mani o compie gesti violenti nei confronti della donna; oppure attraverso l’uso di parole violente come le parole di minaccia e di offesa, volte a ledere la dignità della donna.
Invece non è solo questa l’offesa che si può fare al corpo, alla mente e al cuore di una donna. Il cuore freddo, l’indifferenza, l’insensibilità, il disinteresse totale, il far finta che lei non esista, il silenzio ostinato. Anche queste sono forme di violenza alla psiche e al cuore di una donna. Ferite che non si vedono sulla sua pelle: sul volto, sulle braccia… Sono ferite interiori e che solo vediamo, quando quella donna decide di manifestarle; anche solo attraverso un pianto.
Sono ferite profonde anche queste ultime, che restano incise nella memoria; solo il tempo e un cuore aperto, disponibile, generoso, accogliente, potranno aiutare a rimarginare.
Noi uomini abbiamo molto da farci perdonare dalle donne, ma prima dobbiamo prenderne coscienza, quindi chiedere perdono senza pretenderlo.
Finito di scrivere mezz’ora dopo il termine della Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne, del 25 novembre 2016.